La posa delle pietre d’inciampo per i partigiani di Tor Pignattara

La posa delle pietre d’inciampo per i partigiani di Tor Pignattara

La mattina del 12 gennaio a Tor Pignattara è successo qualcosa. In via dell’Acqua Bullicante 21, non c’era il solito via vai di sempre. C’erano centinaia di studenti e decine di persone, oltre a telecamere, giornalisti, fotografi. Un uomo, con un grande cappello a falda larga, molto simile ad un cow boy, era inginocchiato a terra, quasi sommerso da un folla curiosa, con gli occhi spalancati e attenti a vedere cosa stesse accadendo. L’artista tedesco Gunter Demnig stava installando 5 pietre d’inciampo – sanpietrini con una piastra d’ottone con sopra scritto i nomi di coloro che furono arrestati e assassinati dai nazifascisti il 24 marzo alle Fosse Ardeatine – alla presenza di una folla che noi organizzatori non ci saremmo mai aspettati.

Il progetto per la “Posa delle Pietre d’inciampo” per 6 dei partigiani di Tor Pignattara assassinati alle Fosse Ardeatine era cominciato con la festa del 25 aprile 2016, al Parco Giordano Sangalli, con la raccolta fondi promossa dal Comitato di Quartiere di Tor Pignattara, che avrebbe sostenuto economicamente la realizzazione del progetto. Come Ecomuseo Casilino ad duas lauros avevamo poi incrociato le vicende di Renato Cantalamessa, Egidio Checchi, Orazio Corsi, Valerio Fiorentini, Mario Passarella, Alessandro Portieri nei laboratori partecipati per la realizzazione del paesaggio storico di Tor Pignattara, approfondendo con i cittadini la loro memoria e le loro storie di vita. Per questo la grande partecipazione che c’è stata alla cerimonia di posa delle Pietre d’inciampo ci ha emozionato, evidenziando quanta emozione suscita la memoria del nostro passato nelle nuove generazioni e ancora in tutta la cittadinanza. Dopotutto l’interesse degli studenti e la disponibilità delle insegnanti dell’Istituto Comprensivo Laparelli si erano già palesati attraverso la partecipazione ai laboratori didattici organizzati dalla Scuola Popolare di Tor Pignattara, in collaborazione con l’Ecomuseo Casilino.

10 classi di 3° media, circa 150 ragazzi e ragazze, accompagnati da 10 insegnanti, hanno potuto conoscere le vicende legate ai drammatici eventi dell’occupazione nazifascista di Roma e il ruolo che il quartiere di Tor Pignattara ha svolto in quei difficili mesi, contribuendo alla lotta di liberazione. E la mattina del 12 gennaio quegli studenti erano tutti lì, felici di dedicare alcune poesie, lettere, disegni, pensieri a quelle persone che ora sentono parte della loro storia di comunità di quartiere.

Alle 9 la cerimonia è cominciata in via dell’Acqua Bullicante 21. La piccola buca aperta nel marciapiede è stata riempita dall’artista con 5 pietre, a ricordare quel 14 marzo 1944, quando le SS fecero irruzione nell’officina della famiglia Forcella, arrestando 6 persone e portandole a Via Tasso. Alle 11 Gunter Demnig si è chinato sul marciapiede in via di Tor Pignattara 99, davanti al piccolo palazzo nel quale abitava il comandante dei Gap di zona Valerio Fiorentini, arrestato insieme ad altri suoi compagni su di un tram, sempre il 14 marzo. E’ stato molto emozionante per tutti vivere questi momenti attraverso il ricordo di Clemente Scifoni, amico e compagno di lotta dei partigiani ai quali sono state dedicate le pietre d’inciampo e preziosa memoria di quei drammatici eventi.

Il paesaggio storico di Tor Pignattara si è così arricchito di 6 tasselli di memoria, nei quali speriamo possano inciampare con lo sguardo tutti coloro che calpesteranno quelle pietre d’ottone.

[message color=”red”]Per il 29 gennaio l’Ecomuseo Casilino ha organizzato una domenica speciale, dedicata alla memoria e alla storia della Resistenza nel quartiere di Tor Pignattara: “Lungo il percorso delle pietre d’inciampo”. Per info e prenotazioni basta seguire questo link[/message]

GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA POSA DELLE PIETRE
Foto di Luisa Fabriziani

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