Regolamento dell’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros

Regolamento dell’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros

TITOLO 1 – NATURA E MISSIONE E FINALITÀ

Art.1 Denominazione, logo e sede

L’Ecomuseo Casino ad Duas Lauros (di seguito chiamato Ecomuseo), è un ente di comunità istituito da cittadini e associazioni con l’atto costitutivo del 23 gennaio 2012. L’ente è supportato dal Municipio Roma V attraverso la delibera del 24 gennaio 2011. L’atto costitutivo incardina la titolarità del progetto nell’Associazione per l’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, istituita al fine di consentire la gestione dell’Ecomuseo stesso, come confermato dalla successiva delibera di consiglio direttivo dell’ente titolare e gestore.

L’Ecomuseo Casilino si qualifica come istituzione culturale e di ricerca senza scopo di lucro, ed è individuato dal logo “Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros” oppure “Ecomuseo Casilino”, ed ha per ambito il territorio del Municipio Roma V compreso tra: Porta Maggiore a nord, Via Prenestina a est, Via Casilina a ovest e Via Tor de’ Schiavi a sud. L’area comprende anche il Parco delle Energie, il Parco di Villa Gordiani, il Parco Archeologico di Centocelle. Sono considerati “ecomuseali” le aree urbane 6A, 6B, 6C, 6D, 7A, 7G.

Il logo sarà oggetto di registrazione presso l’apposito registro da parte dell’Associazione e, a valle della registrazione, soggetto all’uso secondo normativa vigente
L’Ecomuseo Casilino ha la sede operativa e centro d’interpretazione presso la sede del CdQ Tor Pignattara in Via Policastro 24, predisposto per le attività di ricerca e laboratorio. L’intero territorio ecomuseale è eletto a spazio espositivo e museale, in ossequio alla più rigorosa interpretazione dei dettami dell’ecomuseaologia.

Art. 2 Missione e finalità

L’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale del territorio urbano di riferimento, con particolare attenzione alla salvaguardia di quello incluso nel cosiddetto Comprensorio Casilino Ex SDO, per il quale l’Associazione promuoverà apposito piano di assetto urbanistico votato, appunto, alla valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico, storico e archeologico, declinato con una progettualità che non prevede consumo di suolo

L’Ecomuseo promuove:

  1. a)  la valorizzazione del paesaggio locale con azioni di fruizione sociale e turistica dell’ambiente, che coinvolgano la popolazione nell’attività di ricerca, conservazione, valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, (materiale ed immateriale) nonché dei modi di vita e delle tradizioni del luogo;
  2. b)  la ricognizione, il potenziamento e la tutela delle reti ecologiche e delle reti escursionistiche e/o ciclabili, nonché dei circuiti culturali;
  3. c)  una nuova narrazione del territorio in grado di conferire/rappresentare tutte le dimensioni culturali presenti
  4. d)  progetti educativi rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e agli adulti di ogni età;
  5. salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale prodotto dalle comunità di origine straniera residenti nel territorio;
  6. f)  progettazione di modelli di sviluppo locale a base culturale e fondati sui principi della collaborazione e non della competizione
  7. g)  realizzare un presidio di ricerca permanente creando un polo indipendente di studio del territorio;
  8. h)  sostenere le attività di arricchimento culturale (eventi festivi, religiosi, di comunità, ludici, artistici) fatto da imprese, istituzioni, enti, associazioni e singoli cittadini
  9. i)  l’incontro sociale e il dialogo intergenerazionale;

Per la realizzazione degli scopi istituzionali l’Ecomuseo garantisce:

  • apertura al pubblico con giorni e orari predeterminati;
  • attività di partecipazione alle diverse attività di ricerca e progettazione;
  • attività costante di ricerca sui temi individuati attraverso i laboratori partecipativi;
  • sviluppo di protocolli d’intesa con università, scuole, enti nazionali e nazionali, parrocchie, centri religiosi, imprese e reti d’impresa;
  • attività di esplorazione territoriale per scuole, gruppi turistici o anche singoli studiosi interessati all’ecomuseo e alle diverse dimensioni che lo rappresentano;
  • fornire informazioni sulle attività, manifestazioni ed eventi culturali organizzati sul territorio;
  • organizzazione di conferenze, convegni, seminari, mostre o altre iniziative comunque connesse alle tematiche dell’ecomuseo;
  • possibile attività di autofinanziamento;
  • inventario e catalogazione delle diverse risorse culturale in formato digitale su piattaforma digitale a libero uso da parte di cittadini, studiosi e istituzioni;

L’Ecomuseo inoltre attua e promuove le seguenti attività educative:

  • conoscere il paesaggio per imparare a rispettarlo e conservarlo;
  • trasmettere il paesaggio alle generazioni future secondo la logica dello sviluppo sostenibile.

L’attività educativa ha come destinatari i ragazzi delle scuole e gli adulti interessati all’attività di acquisizione, riflessione e approfondimento delle tematiche sul paesaggio. Per l’attività di ricerca scientifica il Museo potrà instaurare ogni possibile forma di collaborazione con le competenti Soprintendenze, le Università nazionali e internazionali, i centri di ricerca, archivi, biblioteche e musei.

TITOLO 2 – ORGANI

Art. 3 – Il Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo è l’organo di indirizzo e controllo dell’Ecomuseo, incardinato nell’ente titolare e gestore (Associazione), assicura il raccordo tra l’attività ecomuseale, la comunità locale e l’amministrazione.
È composto dal Presidente dell’Associazione, dal Vicepresidente e da un responsabile del Comitato Scientifico. Spetta al Consiglio Direttivo individuare il Coordinatore Scientifico. Il Consiglio Direttivo ha durata quinquennale.

Art. 4 – Il Comitato Scientifico

Il Comitato Scientifico è composto dal coordinatore (nominato dal Consiglio Direttivo; in assenza di decisione, esso è ad interim attribuito al Presidente dell’Associazione) e dai responsabili di ricerca per i seguenti temi d’interpretazione territoriale: antropologia, archeologia, arte, storia, urbanistica e paesaggio Il comitato scientifico ha durata quinquennale

Art. 6 – Conduzione dell’immobile sede dell’Ecomuseo

Il centro d’interpretazione dell’ecomuseo è stabilito presso i locali del Comitato di Quartiere Tor Pignattara siti in via Policastro 24. I locali sono funzionali alle attività di ricerca e laboratorio. L’intero territorio è invece eletto a sede espositiva. L’Ecomuseo Casilino, secondo la filosofia ecomuseale più rigorosa, elegge a centro d’interpretazione l’intero spazio fisico dell’Ecomuseo, connotandosi così pienamente come Museo fuori dal Museo.
La disciplina delle modalità di conduzione dell’immobile è concordata per le vie brevi con il consiglio direttivo del Comitato di Quartiere Tor Pignattara che ha dato ampia disponibilità d’uso.

Art. 7 – Partenariato

L’Ecomuseo favorisce il partenariato con Associazioni, Istituzioni, similari e non, al fine di perseguire le finalità a cui è preposto.

TITOLO 3 PROGRAMMAZIONE E CONTABILITA’

Art. 8 – Risorse finanziarie

Le risorse finanziarie dell’Ecomuseo sono costituite da:

fondi propri di bilancio dell’Associazione gestore;

eventuali contributi da parte della Amministrazione Provinciale e Regionale;

eventuali contributi di privati e delle singole Associazioni, anche in termini di prestazione di servizi;

ricavato dei contributi singoli privati e di eventuali pubblicazioni e servizi.

Art. 9 – Progetto di gestione e Piano Operativo Pluriennale

Il Presidente del Comitato Direttivo dell’Ecomuseo in collaborazione con il Coordinatore del Comitato Scientifico formulano ogni anno, un progetto di gestione, individuando un budget da inserire nel bilancio comunale, previo parere del Comitato Direttivo.
Al progetto di gestione viene allegato il piano operativo pluriennale, con scadenza triennale, che individua gli obiettivi di tutela e valorizzazione a breve e medio termine, le attività da realizzare, il partenariato con le istituzioni, l’offerta turistica, in raccordo con gli strumenti di programmazione regionale e locale, le risorse umane e finanziare necessarie e le modalità di verifica dello stato di attuazione del programma.

Art. 10 – Patrimonio

L’Ecomuseo non si dota di inventario del patrimonio considerandolo pubblico e indivisibile. Eventuali collezioni create dall’Associazione saranno successivamente inventariate e registrate presso il centro di interpretazione dell’Ecomuseo Casilino. È considerato patrimonio dell’Ecomuseo le pubblicazioni scientifiche che recano il marchio “Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros”.

Art. 11 – Servizi al pubblico

Il soggetto incaricato della conduzione dell’immobile, sede dell’Ecomuseo, deve svolgere i servizi di propria competenza assicurando al pubblico la massima disponibilità per quanto concerne l’accesso.

Art. 12 – Biglietto di ingresso L’ingresso al centro d’interpretazione è libero e gratuito, con eventuale sottoscrizione di donazione liberale. L’Associazione si riserva in futuro di poter inserire un biglietto d’ingresso.

Art. 13 – Immagine e promozione L’ Associazione si impegna a promuovere l’attività dell’Ecomuseo presso gli Istituti Scolastici del territorio, del Comune di Roma e degli altri Comuni della Provincia e Regione Lazio. A tal fine possono essere istituiti corsi di didattica ambientale allo scopo di diffondere la conoscenza del patrimonio culturale e ambientale dell’area.

TITOLO 4 – NORME FINALI

Art. 14 – Norme finali Il presente Regolamento entra in vigore dalla eseguibilità della deliberazione di Consiglio Direttivo che lo approva.
Allo stesso verrà data ampia diffusione con i mezzi ritenuti più idonei.
Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa rinvio alla vigente legislazione in materia.