E.P.ART incontra M.A.U.Mi: le novità della terza edizione dell’Ecomuseo Public ART Fest

E.P.ART incontra M.A.U.Mi: le novità della terza edizione dell’Ecomuseo Public ART Fest

Con la terza annualità di E.P.ART il format progettuale arriva al suo compimento con le attività artistiche finalizzate alla creazione di M.A.U.Mi. il primo Museo di Arte Urbana sulle Migrazioni.

Il Museo sorgerà nel giardino interno del complesso di Casa Scalabrini 634, un progetto dell’ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, attraverso un percorso di 10 opere d’arte che racconteranno la storia delle migrazioni di Roma, con un focus sul territorio di Roma Est.

Con questa edizione, E.P.ART realizza la promessa che ha accompagnato questi anni di sperimentazione: innescare musei per curare territori. Con il contributo del progetto alla nascita del M.A.U.Mi si rende concreta l’idea che il museo (inteso in senso largo, come spazio dell’ispirazione, della bellezza, della formazione e della ricerca) è lo strumento principale per cambiare la narrazione dei territori, valorizzando questi ultimi attraverso il rafforzamento della relazione tra immaginario condiviso e spazio pubblico

(Claudio Gnessi, Presidente Ecomuseo Casilino).

Il viaggio di E.P.ART parte il 17 giugno, con la presentazione del progetto nel contesto della festa per il compleanno di Casa Scalabrini 634. Ci saranno altre attività di presentazione (come il 18 giugno nel contesto del progetto MIP – Il Mondo in Periferia) e per tutto giugno saranno alternati momenti di confronto con la comunità di cura del progetto e con la comunità territoriale attraverso un ciclo di esplorazioni urbane destinate sia al pubblico adulto che a quello 6-13.

A settembre si entra nel vivo della residenza artistica, attraverso il coinvolgimento di artisti selezionati dal Comitato Scientifico dell’Ecomuseo in collaborazione con la comunità di cura. Comitato e comunità selezioneranno anche il soggetto curatoriale del progetto, analogamente a quanto avvenuto nei precedenti due anni.

Come tutte le azioni dell’Ecomuseo Casilino, E.P.ART è un progetto collettivo, ispirato alla Convenzione di Faro, che prevede la partecipazione in tutte le fasi operative, delle comunità locali , che così diventano i principali soggetti produttivi e gestionali delle nuove opere.

Il nostro intento e desiderio è divulgare un’idea di arte pubblica come intervento narrativo di curatela collettiva e l’essere riusciti a coniugare questo percorso con quello del progetto M.A.U.Mi, rappresenta la chiusura di un cerchio progettuale forse unico su Roma.

Il progetto E.P.ART, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

M.A.U.MI è un progetto promosso dall’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, in collaborazione con ASCS Onlus e CSER, con il sostegno del programma PeriferiaCapitale della Fondazione CharleMagne e vincitore dell’Avviso Pubblico “Creativa Living Lab – III Edizione”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIC.