Indirizzo
via Amedeo Cencelli, Roma
GPS
41.8779498, 12.5428849
Mappa della risorsa
Strada istituita con Delibera del Governatore di Roma n°2187 del 09.04.1926.
Amedeo Wladimiro Cencelli Perti nacque a Magliano Sabino il 20 marzo 1892 dall’agronomo politico e senatore del Regno Alberto Cencelli Perti e dalla nobildonna Vittoria Orsolini Marescotti, primo di quattro fratelli (3 maschi e una femmina) il più giovane dei quali fu Valentino Orsolini Cencelli, primo podestà di Littoria (oggi Latina).
La leggenda lo vuole come un eroe mite e coraggioso, incarnazione perfetta dei valori e del carattere del popolo sabino, che lo ritiene uno dei suoi maggiori esponenti. Nella realtà le sue scelte di professione e di carriera lo vedono in conflitto con le eredità familiari. Amedeo sembrò fin da subito appassionato più del mare che della terra, abbandinando precocemente le tradizioni familiari che forse lo avrebbero preferito agronomo e politico come il padre, o imprenditore agricolo come il nonno paterno. Amedeo invece si arruolò nella Regia Marina e si appassionò allo studio delle macchine volanti, al cui perfezionamento sembra contribuire. Venne così inviato alla Stazione Idrovolanti dell’Isola di Sant’Andrea, comandata dal Tenente di vascello Carlo Della Rocca. Il 1° dicembre 1917 gli venne assegnato il comando della 251a Squadriglia. La promozione giunse dopo due episodi significativi accaduti nei mesi precedenti: il primo su l’abbattimento di un velivolo durante un combattimento sopra Parenzo (oggi Poreč in Croazia) e il secondo fu il bombardamento del porto di Trieste il 30 agosto 1917. Ma il nuovo ruolo di comandante lo coinvolse per pochissimo tempo. Il 22 gennaio dell’anno successivo, Amedeo Cencelli moriva in un incidente di volo nella laguna di Venezia.
Amedeo Cencelli fu decorato di 2 Medaglie d’Argento al Valor Militare alla memoria.