Indirizzo
Via Casilina 416, Roma
GPS
41.8796727, 12.5429577
Mappa della risorsa
Numerose sono le edicole votive dedicate alla Madonna del Divino Amore, che la tradizione vuole abbia protetto la città di Roma dalla distruzione finale ad opera dei tedeschi, nei giorni della Liberazione dal nazifascismo.
Un significato particolare di certo ha acquistato l’edicola posta al 416 di via Casilina, accanto al portone d’ingresso di quello che fu il Commissariato di polizia dell’VIII zona partigiana, tenuto dal famigerato commissario filonazista Armando Stampacchia e ricordato come la via Tasso dell’VIII zona. Nell’anno santo del 1950, anche a Tor Pignattara fu costruita un’edicola votiva a ricordo dell’”incolumità della città e della sua liberazione avvenuta il 4 giugno 1944″.
Questo è stato per decenni luogo di devozione e preghiera per gli abitanti di Tor Pignattara. La tradizione storica, infatti, ricongiunge questa edicola alla consacrazione della città di Roma alla Madonna del Divino Amore, voluta da Pio XII. Il 24 gennaio 1944, l’icona della Madonna, da Castel di Leva è trasportata, per motivi di sicurezza, a Roma, prima nella chiesetta della Madonna del Divino Amore, nei pressi di piazza Fontanella Borghese, successivamente, a maggio, nella chiesa di San Lorenzo in Lucina. Pio XII sollecita la popolazione a pregare per la salvezza della città durante l’ottavario della Pentecoste e la novena della Madonna del Divino Amore. A causa dell’eccessiva affluenza a San Lorenzo in Lucina, l’immagine della Madonna viene quindi trasferita a Sant’Ignazio. Il 4 giugno, giorno in cui termina l’ottavario e si decide la sorte di Roma, alle 18 nella chiesa gremitissima di Sant’Ignazio venne letto dal camerlengo dei parroci, padre Gremigni, il testo del voto dei romani alla Madonna del Divino Amore affinché la città venga risparmiata dalla distruzione. In quell’occasione viene scoperta la targa in memoria del voto. Quella stessa sera i tedeschi lasciano la città e le truppe alleate fanno il loro ingresso trionfale. Pochi giorni dopo, l’11 giugno, il papa si reca a Sant’Ignazio per celebrare una messa di ringraziamento alla Madonna del Divino Amore cui viene dato il titolo di Salvatrice dell’Urbe.