Fausto Pesci, che il cognome non inganni

Strada istituita con Delibera del Consiglio Comunale n°770 del 24.07.1950.

Non sempre la locuzione latina “nomen omen” appare corretta per alcuni di noi. È questo il caso di Fausto Pesci che nel cognome rimanda al mare, ma che nella realtá invece navigò nell’aria.

Fausto Pesci nacque a Roma (la data non è nota) e nel 1902 si arruolò come soldato semplice nel Regio Esercito e scalando velocemente la carriera militate fino al grado di sottotenente. La sua prima missione di guerra fu nello scontro Italo-Turco del 1911-1912, arruolato nel Corpo dei Granatieri di Sardegna e ottenne una medaglia d’argento e una di bronzo al valor militare. L’esperienza italo-turca gli restò nel cuore, a tal punto che nel 1914 si laureò a Roma in scienze politiche e coloniali, forse con l’obiettivo di intraprendere una carriera amministrativa. Ma la prima guerra mondiale lo costrinse a rivedere le sue ambizioni. Nel 1915 fu assegnato al Battaglione Aviatori. Dopo aver frequentato il corso per ricognitori, fu promosso capitano e trasferito sul fronte albanese di Valona. Ma il 4 settembre del 1916 venne abbattuto da un caccia austriaco e sepolto nel cimitero di Fier. Ne diede notizia alla base di Valona un piccolo aereo ricognitore austriaco, che lanciò sul campo italiano volantini, fotografie della tomba e oggetti personali.

L’aeroporto militare di Bologna porta il suo nome dal 1936.

Scheda realizzata da Ecomuseo Casilino