Parco archeologico di Villa Gordiani

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41.8924214, 12.5534926

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Lungo la via Prenestina, su entrambi i lati della strada, si estende il “Parco dei Gordiani”, che è generalmente conosciuto in zona con il nome di “Villa Gordiani”

Archeologia

Il parco prende nome dalla famiglia imperiale del III sec. d.C. a cui generalmente si attribuisce la proprietà del complesso esistente su questi terreni. La famiglia, di origine africana,annovera tra i suoi membri tre imperatori del III secolo, Gordiano I, Gordiano II e Gordiano III. Da detto, però, che l’identificazione è però  ipotetica, poiché la fonte letteraria parla genericamente della residenza imperiale sulla via Prenestina senza definirne l’ubicazione precisa.

Gli scavi eseguiti negli anni dal 1954 al 1960 dimostrarono infatti l’area era già stata occupata in epoca precedente all’età imperiale da una villa di età tardo repubblicana, comprendente una zona residenziale con atrio ed una rustica con magazzini e ambienti di servizio. Tali strutture possono essere il nucleo primitivo di tutto il complesso monumentale divenute in seguito parte della villa imperiale.

Sul lato nord della via si trovano i resti più monumentali: il Mausoleo rotondo, degli inizi del IV sec. d.C., l’adiacente basilica, sul tipo di quelle funerarie di età costantiniana, due cisterne e due grandi aule della metà del III sec. d.C.

Nel Medioevo alcuni resti della villa furono fortificati, sopra l’aula ottagonale fu innalzata una torre di guardia di cui sono ancora visibili alcuni resti. Sempre di epoca medievale, sono alcune sepolture e una fossa rinvenute (durante gli scavi del 1984) all’interno e subito all’esterno del perimetro della basilica. Tra il XII e il XVII sec. le opere difensive furono trasformate in casali dalle varie famiglie nobili romane proprietarie dei luoghi. Alla fine del 1800 l’area era divisa in due tenute proprietà dei principi Del Drago e Lancellotti.

All’estremità orientale del parco, lungo via Rovigno d’Istria, fu trovata nel 1953 una piccola catacomba a due piani, scavata nel cappellaccio, estremamente povera, con loculi per le sepolture e solo un paio di arcosoli; non è possibile allo stato attuale stabilire se si tratti di una struttura pagana o cristiana.

Guarda per maggiori dettagli: Mausoleo dei GordianiBasilica dei GordianiAula ottagonale

Urbanistica e paesaggio

L’area ricade nel territorio del Comprensorio Casilino dello SDO che si estende per 143 ettari nel territorio del Municipio V del Comune di Roma, tra la via Prenestina e Via Anagni a nord e la Via Casilina a sud, e tra Viale della Primavera e Via dei Gordiani ad est e Via dell’Acqua Bullicante a ovest. Si tratta di un territorio prevalentemente non edificato, che ricade completamente all’interno del Comprensorio “Ad duas lauros”, area di interesse archeologico vincolata con D.M. del 21.10.1995 del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali.

Come molte aree ricadenti nell’area del Comprensorio Casilino, anche Villa Gordiani rappresenta una delle ultime tracce dell’agro romano antico presenti all’interno della città consolidata ed è caratterizzata da una storia di trasformazioni (d’uso, di perimetro, di relazione con l’ambito circostante) particolarmente complesso. Vanno evidenziate le trasformazioni intercorso tra il XII e il XVII seguito, allorché i monumenti di epoca romana furono trasformati in casali e ville, nel processo di “incasalamento” che fu molto intenso in queste aree divise in diversi fondi e tenute prevalentemente agricole di proprietà di famiglie nobili.

Il parco oggi è un importante spazio di aggregazione per i cittadini del quartiere, un’area verde preziosissima all’interno di un contesto urbano particolarmente denso. Dagli anni ’50, infatti, il perimetro dell’area “agricola” fu fortemente ridimensionato per far posto proprio all’edilizia intensiva che caratterizza l’area.