Itinerari della memoria. Il 16 gennaio parte la 3a edizione del programma “Memorie d’Inciampo”

Itinerari della memoria. Il 16 gennaio parte la 3a edizione del programma “Memorie d’Inciampo”

Per il terzo anno consecutivo l’Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros, il Comitato di Quartiere di Tor Pignattara e la Scuola Popolare hanno aderito al progetto internazionale per la posa delle “Pietre d’inciampo – Stolpersteine” dello scultore tedesco Gunter Demnig, nato per ricordare alle comunità i luoghi e le persone che hanno subito la deportazione razziale, politica e militare durante l’occupazione nazifascista dell’Europa.

La terza edizione del programma “Inciampi nella Memoria” si terrà mercoledì 16 gennaio e darà avvio alle attività di ricerca sulla storia contemporanea previste per il 2019. La giornata, denominata “Itinerari della memoria dell’Ecomuseo Casilino”, si aprirà con la cerimonia per la posa di quattro pietre d’inciampo, alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione Arte in Memoria, delle scuole che hanno partecipato al progetto didattico, delle istituzioni e associazioni coinvolte e dei cittadini, per ricordare Ottavio Capozio, Paolo Renzi, Antonio Roazzi e Guerrino Sbardella, uccisi dai nazifascisti durante l’occupazione della città di Roma.

La cerimonia di posa delle pietre quest’anno vedrà coinvolti quattro Istituti Comprensivi – “Simonetta Salacone”, “Francesco Laparelli”, “Artemisia Gentileschi” e “Francesco d’Assisi” – con classi della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, che installeranno la pietra insieme ai familiari delle vittime. Gli studenti, insieme ai rappresentanti dell’Ecomuseo Casilino, del Comitato di Quartiere di Tor Pignattara e dell’Associazione Arte in Memoria, poseranno la pietra di fronte alle abitazioni di Antonio Roazzi, Paolo Renzi, Ottavio Capozio e Guerrino Sbardella.

Il progetto prende spunto dall’attività pluriennale che l’Ecomuseo sostiene per la ricostruzione della storia e della memoria degli eventi legati alla Seconda Guerra Mondiale. I quartieri inclusi nell’Ecomuseo Casilino sono stati testimoni di momenti peculiari per la storia della città di Roma e dell’Italia. Per questo Storia e Memoria sono ancora vive nelle esperienze e nei vissuti di tante famiglie residenti.

La giornata proseguirà alle ore 15 con gli incontri culturali presso la Scuola Carlo Pisacane, in Via di Acqua Bullicante 30. Si inizia con una tavola rotonda, coordinata da Stefania Ficacci, con gli antropologi Alessandra Broccolini e Alessandro Saggioro e lo storico oralista Alessandro Portelli sul tema della valorizzazione e patrimonializzazione della memoria come strumento di conservazione e di trasmissione di valori fra generazioni e comunità.

A seguire tavolo interreligioso, coordinato da Carmelo Russo, con i rappresentanti delle differenti comunità religiose – induista, ebraica, cattolica e musulmana – presenti nel V Municipio, invitati a esprimersi su due temi connessi dal filo rosso della memoria: in quali termini una confessione religiosa incide sulla memoria di un territorio e quali pericoli possono celarsi dietro l’esclusione giuridica, politica, sociale delle confessioni “altre”.

Infine spazio alla rappresentazione della memoria attraverso l’arte con le mostre di Fasasi Abedeen Tunde, presso la scuola Pisacane, e Luisa Fabriziani, presso la Libreria La Rocca, Fortezza Culturale, in via Carlo Della Rocca 6b, e le performance artistiche della Compagnia teatrale del Teatro Studio Uno, con gli attori Alessandro Di Somma e Eleonora Turco che si esibiranno in un reading tratto dal libro “L’ordine è già stato eseguito” di Portelli, e del coro QuadraCoro diretto dal maestro Francesco Giannelli.

LE QUATTRO PIETRE D’INCIAMPO

Le quattro pietre d’inciampo sono dedicate ai partigiani Ottavio Capozio, Paolo Renzi, Antonio Roazzi e Guerrino Sbardella.

Ottavio Capozio, nato a Roma il 20 settembre 1922. Impiegato postale presso l’Ufficio della Regia Ferrovia. Nel 1943 aderì al PCI della sezione di Tor Pignattara (Cellula capo Squadra Bellardini). Durante l’occupazione nazifascista e tramite il fratello Luigi entrò in contatto con il nucleo comunista di Belardino Nuccitelli, capo squadra del Gruppo Postelegrafonico presso l’Ufficio espressi di Roma Ferrovia, entrando così nel Movimento Comunista d’Italia.
Svolgeva differenti attività di sabotaggio: presso gli uffici di smistamento postali sottraeva la corrispondenza ai comandi germanici e alla Gestapo di Roma per informare i compagni denunciati; nel quartiere di Tor Pignattara collaborava con il cognato Domenico Polli (aderente al Partito Socialista Italiano) come informatore per la V° Armata americana dei transiti di mezzi corazzati tedeschi sulla via Casilina diretti al fronte di Cassino. Inoltre era fornitore di armi, soprattutto di fattura americana e inglese, ai propri compagni di Bandiera Rossa. Il 12 marzo 1944, durante una riunione clandestina in un bar di via Appia Nuova, venne arrestato insieme al cognato e ai suoi compagni del Gruppo Postelegrafonico. Venne brutalmente torturato a via Tasso e fucilato insieme al cognato presso le Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944.

Paolo Renzi, nato a Monte Bono (Ri) il 6 marzo 1894. Aveva aderito al Partito Italiano di Unità Proletaria nell’ottobre del 1943. Fece parte del gruppo misto composto da aderenti del Partito Socialista e del Partito d’Azione. Abitante in via Valmontone, nel quartiere di Centocelle, quasi di fronte all’aeroporto presidiato da truppe naziste, operò come sabotatore presso lo scalo, nascose armi e prigionieri Alleati nella sua casa e in una grotta tufacea di sua proprietà. Proprio quest’ultima fu al centro di una informazione confidenziale fra il tenente dell’esercito Guido Borgioni e un altro ufficiale che tuttavia si trasformò in una delazione. Le SS tedesche fecero irruzione in un bar di piazza delle Camelie il 28 novembre 1943, rastrellando numerose persone. Al tenente Borgioni fu ordinato di identificare il gruppo di partigiani. Paolo Renzi fu così arrestato, condotto prima a Via Tasso e poi a Regina Coeli in attesa di processo. Condannato alla fucilazione, venne assassinato il 31 gennaio 1944.

Antonio Roazzi, nato a Serone (Fr) il 17 febbraio 1898. Abitava nella borgata popolare della Marranella svolgendo l’attività di autista. Aveva aderito al Movimento Comunista d’Italia, operando tuttavia spesso isolatamente. Nella sua casa di via Grazioso Benincasa aveva nascosto prigionieri inglesi e americani, armi e manifestini. Probabilmente fece parte del gruppo di partigiani e antifascisti che il 23 febbraio affissero numerosi manifesti di propaganda antifascista e antinazista nel quartiere di Tor Pignattara, dipingendo scritte sui muri contro l’occupazione nazifascista e inneggiando agli eserciti Alleati (Russo, Americano e Inglese). Durante un’operazione isolata venne arrestato e condotto presso il quartier generale delle SS in Via Tasso. Fu fucilato il 24 marzo 1944 nella strage delle Fosse Ardeatine.

Guerrino Sbardella, nato a Colonna il 4 gennaio 1916, era un operaio tipografo. Nel 1943 aderì al Movimento Comunista d’Italia, diventando caposettore della zona di Tor Pignattara-Villa Certosa, piccola borgata dove viveva. Come tipografo ebbe il compito di stampare manifestini e volantini di propaganda antifascista e antinazista e alcune copie del giornale clandestino Bandiera Rossa. La sera dell’8 novembre 1943 operò presso il cinema Principe, nel quartiere Prati, con un lancio di volantini di propaganda antinazifascista: azione che si ripeté in tutti i cinema di Roma il 10 novembre. Venne arrestato nella notte del 6 dicembre presso la sua abitazione di Via dei Savorgnan, nella quale le SS trovarono bombe a mano, proiettili di fucile, armi di vario genere e copie di giornali comunisti. Venne processato il 30 gennaio 1944 e fucilato a  Forte Bravetta il 2 febbraio.

PROGRAMMA

MATTINA – Evento itinerante con le scuole

Ore  9.00: Posa Pietra Guerrino Sbardella in Via dei Savorgnan 52
Ore 10.00: Posa Pietra Ottavio Capozio in Via dell’Acquedotto Alessandrino 3
Ore 11.00: Posa Pietra Antonio Roazzi in Via Grazioso Benincasa 28
Ore 12.30: Posa Pietra Paolo Renzi Via Valmontone 37

Con la partecipazione di Associazione Arte in Memoria, Scuola media Lodovico Pavoni (anche sede Beccadelli), Scuola elementare Carlo Pisacane, I.C. Francesco D’Assisi, ANPI Centocelle “Giordano Sangalli”, SPI CGIL V Lega.

POMERIGGIO – Incontri culturali presso la Scuola Carlo Pisacane

Ore 15.00: Tavola rotonda: La memoria come risorsa: persistenze e innovazioni per la valorizzazione del paesaggio storico e antropologico metropolitano.
Intervengono Alessandro Portelli (Presidente Circolo Gianni Bosio), Alessandra Broccolini (Antropologa Università Roma-La Sapienza) e Alessandro Saggioro (Storico delle religioni Università Roma-La Sapienza). Coordina Stefania Ficacci (Ecomuseo Casilino)

Intermezzi di letture tratte da “L’ordine è già stato eseguito” di Alessandro Portelli. A cura del Teatro Studio Uno

Ore 17.00: Tavolo interreligioso Il contributo delle confessioni religiose alla memoria del territorio
Intervengono Jenn Lindsay (Comunità Ebraica Progressive Beth Hillel), Rifat Aripen (Giovani Musulmani sezione di Roma), Anup Kumar (Presidente Tempio induista Om Mandir), Gioacchino Campese, (Direttore Casa Scalabrini). Coordina Carmelo Russo (Ecomuseo Casilino)

Ore 19.00: Performance artistica “Viaggio nelle note della Resistenza”. A cura di QuadraCoro.

Pubblicato in

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.